Il pian del Re deve il suo nome a una sosta che vi effettuò il Re di Francia Luigi XIV durante la guerra di successione Spagnola. Per i ciclisti ha il fascino dei 2000 e quello di essere stato in passato punto di arrivo di tappe del giro d'italia. Mitica quella Savona- Pian del Re.
Gita lunga su strada asfaltata con possibilità di discesa solo tornando sui propri passi.
1700 metri dislivello e circa 85 km Partendo dalla Val Pellice.
La quota di arrivo e la nebbia ne fanno una gita da affrontare con condizioni di tempo stabile.
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Wikipedia
Mappa
Profilo Altimetrico Colletta di Paesana
Profilo Altimetrico Pian del Re
Foto
Partendo da Bricherasio si ha tempo di fare un pò di riscaldamento attraversando Bibiana, Bagnolo e Barge. Il traffico qui non è molto intenso ma esistono percorsi alternativi che spostandosi verso la pianura in direzione di Cavour lo riducono ulteriormente.
Da Barge si seguono le indicazioni perPaesana e si affronta la pima salita di 4 km che porta alla Colletta di Paesana. In questo tratto occorre prestare attenzione alle macchine che viaggiano veloci e potrebbero non vedere il ciclista che caracolla a bassa velocità nei numerosi tornanti con visibilità ridotta. Giunti alla Colletta se il cielo è terso possiamo ammirare la splendida sagoma del Monviso che si staglia maestoso a ricordarci perchè qualcuno lo chiami "il re di pietra".
E'da qui cheimbocchiamo la valle Po che i porterà alle pendici del Monviso e alle sorgenti del Po.
Che vi sentiate o meno Padani, vedere un torrentello e sapere che nel suo corso al mare attraverserà una delle pianure più ricche, non solo di storia e di arte, d'europa ha il suo fascino.
Giriamo intorno a Paesana e cominciamo a salire per un lungo rettilineo verso Calcinere. La strada è ripida e faticosa. Al fondo del rettilineo ci attende il bosco e un pò di ombra. Da qui a Crissolo la salita sarà impegnativa. Si prosegue lungo il corso della valle principale trascurando le deviazioni per Oncino, a sinistra e per Ostana, a destra poco prima di Crissolo. Testa bassa e pedalare perchè il tratto che porta a Crissolo è quello più duro.
Giunti all'abitato di Crissolo lo attraversiamo e imbocchiamo una stretta e ripida stradina che esce dalla piazza principale sulla destra. Da qui in avanti il traffico automobilistico sarà ridotto ma occorre fare attenzione perchè nel periodo tra la chiusura delle scuole, la fine del campionato di calcio e l'inizio delle vacanze sono molti i Torinesi tentati dal poter arrivare con la macchina fino ai 2020 metri di Pian del re. La strada qui si fa stretta.
In compenso però la pendenza media diminuisce, sorpassiamo due stretti e ripidi tornanti da affrontare con le ridotte dopo SerreUberto e siamo A Pian Della Regina circa 1800 m.s.l.m.
Qui il panorama merita fare una sosta e un boccone prima di procedere verso Pian del Re.
In inverno la strada viene bloccata da un sbarra fino a primavera inoltrata. Con la bici non è un problema oltrepassiamola ma attenzione ai massi che la montagna scarica sull'asfalto.
Già dalla sbarra possiamo alzare gli occhi e vedere un paracarro più su che segna la fine della fatiche. Questo dovrebbe rincuorarci e farci percorrrere i 3-4 km che restano a cuor leggero.
Se il tempo è brutto conviene girare la bici qui.
Al pian del Re si arriva attraversando un ponte Bailey posto dopo l'alluvione del 2008. Da qui cominciano interessanti escursioni per chi ama camminare o per gli alpinisti che affrontano il Monviso o undelle tante cime che lo circondano. Per i ciclisti la strada finisce qui e anche con la MTB non si potrebbe arrivare oltre. Il fondo è roccioso e i sentierei molto ripidi.