08 ottobre 2011

MTB - Colle Besso

Dopo una notte di vento, una giornata fresca ma stupenda. Il colle di besso non lo ho mai fatto prima ma molto volte avevo visto la carrozzabile che taglia in modo molto evidente la parte alta del vallone di Grandubbione.
Partendo da Pinerolo si sale verso Costagrande. Le possibilità per raggiungere la località sono molteplici. Io preferisco andare verso San pietro val lemina lungo la ciclabile e poi salire a destra in via San pietro al ponte, Una strada con pendenze dolci che lascia il tempo di scaldarsi un po. Giunti al colletto sopra san maurizio si sale un paio di tornanti e si prende via ai losani percorrendola sino ad un trivio in cui comincia a scendere se non si svolta decisamente a sinistra. Un po di salita e si prende la seconda strada sterrata sulla destra. Con un po di sentiero si arriva fino al pianoro di Costagrande. Siamo fuori da Pinerolo e cominciano i boschi.
Si procede per asfalto sempre dritto finché c'è ne e poi ancora dritti sulla carrozzabile. Occorre ignorare le strade che dipartono ripide verso destra finò a imboccare la pista che porta a Ingalleto. Si sale con delle rampe decise fino a scollinare e dopo un po di discesa giungiamo al colle dell'infernetto. Si scende a ore 10 verso talucco. Giunti a Talucco si prosegue per asfalto fino alla località Crò con pendenze sostenute quasi sempre sopra il 10% e punte da 20%. Dal Crò le strade che vanno verso il colle Besso sono diverse, ma la più pedalabile e quella che va verso Fontana Eglantina in direzione del colle Ceresera. Per imboccarla occorre attraversare dritti l'incriocio che termina la salita ripida al Crò, Le indicaizni sono per Cioccheria o qualcosa del genere. La strada si fa subito sterrata ed è piena di diramazioni. Le indicazioni da seguire dove presenti sono quelle per GranDubbione. Se la giornata è tersa, la pista che sale al colle Besso è già visibile come un profondo intaglio chiaro sullo sfondo della bassa vegetazione in alto di fronte a noi. Si attraversano un paio di incroci sulla pista forestale seguendo le indicazioni per il monte Freidour prima e per Grandubbione poi. Abbandoniamo queste indicazioni solo quando ci porterebbero a girare sinistra su di una pista in ripida discesa. Noi procediamo dritti sul filo di cresta e affrontiamo le rampe sterrate che portano al colle. Oggi il fondo era mosso e pieno di polvere e pietre rotte. Complice la pendenza elevata sono dovuto scendere a spingere un paio di volte per qualche minuto in totale. Arrivati sotto il monte Cristetto, croce visibile in alto alla nostra destra, la pista scende un po e in prossimità del colle piega bruscamente a destra. Poco prima però un grosso masso alla nostra sinistra fa da balcone sulla vale con una veduta stupenda.
Cima, sole, focaccina a si torna sui nostri passi fino al primo incrocio per Grandubbione.  Seguiamo la pista in discesa fino a che non si stringe in un sentiero di soli 100 metri. Attraversiamo la borgata Carla passando all'esterno come indicano i segni bianchi e rossi del GTA. Ricomincia in breve la pista che diventa a breve asfaltata. Appena termina la discesa, poco prima del ponte, parte il sentiero detto dei Sette ponti. Se avete tempo e voglia di fare un bel percorso tecnico potete imboccarlo. Io ho proseguito sull'asfalto con dei saliscendi che con tre strappi a salire mi ha portato in località SerreMarchetto. Da qui tutta discesa fino a Dubbione e poi per l'inverso della val chisone sino a Pinerolo.
62 km e 1750 metri di dislivello positivo in totale.
Domani Strapinerolo.

02 ottobre 2011

BdC - Serre Marchetto


Salita corta ma intensa.La strada sale nel bosco con un asfalto vecchio e malandato. Meglio affrontarla in MTB anche perchè si può procedere oltre proseguendo per carrozzabili e/o sentieri nel vallone del Gran Dubbione. 
COn questo non intendo dire che non meriti farla. Anche se più che bella è dura. Partendo da Dubbione si comincia subito a salire con pendenze da 8%  in su. In alcuni punti fa riprendere fiato al 6% ma il massimo della pendenza è oltre il 15%. Verso metà strada si gira intorno ad una cappelletta con un balconcino. E' un punto panoramico sulla valle che permette di vederla dall'imbocco fin oltre Perosa argentina con uno sgurado sulla val germanasca sino a Bovile.
Due anni fa, veros meta ottobre ricordo di aver trovato la prima neve della stagione, mentre oggi il caldo era quasi estivo.

http://www.openrunner.com/index.php?id=1259588


01 ottobre 2011

BdC - Pinerolo - Pian del re - Pinerolo


Le statistiche dicono che questo settembre è il più caldo degli ultimi 150 anni. Hanno sicuramente ragione. A memoria non riesco a ricordare un inizio Ottobre in cui si possa passare dai 2000 metri s.l.m con l'abbigliamento estivo e scendere con un banale antivento senza provare nemmeno un brivido di freddo.
La giornata tersa e da Settembre ma il caldo è da Agosto.
a dispetto del tracciato allegato voglio suggerire a chi volesse cimentarsi nel percorso una paio di varianti migliorative. 
Giunti a Bricherasio imboccate la ciclabile che dal centro del paese porta a Campiglione fenile. Segue il tracciato della vecchi linea ferroviaria per Barge ed è un lavoro veramente ben fatto. Tira dritto per la campagna attraversando i frutteti. Al termine della ciclavile si attraversa la Bibiana-Cavour e si procede dritti fino alla circonvallazione di Bibiana, da qui a Bangnolo. Esistono altre stradine poco o nulla frequentate ma richiedono qualche decina di metri su strada bianca. Posterò il tracciato GPS alla prima occasione.
Dopo Bagnolo vi aspetta una salita leggera. Giunti al termine di questa e sorapassata una cappelletta, potete prendere a destra al primo incrocio. Procedendo sempre dritto vi troverete a Barge risparmiando un pezzo di stradone trafficato.
Passata Paesana ci aspetta un lungo rettilineo con una salita all'otto per cento. Non c'è niente di più deprimente. Scaricate un pò se seguite le indicazioni per Calcinere, attraversate il paesino, riempite la borraccia alla fontana del paese e andate a riprendere la strada principale al temine del rettilineo.
Da qui in avanti si può seguire la strada principale. I pezzi più duri sono tra il bivio di Ostana e Crissolo, e poi due tornanti poco prima di pian della regina.
Se, come me oggi. riuscite a trovare una giornata senza nebbia avrete la possibilità di vedere il Monviso in tutta la bellezza della parete Est e della sua Nord. Si merita a pieno il titolo di "Re di pietra" con cui qualcuno ama chiamarlo . VI segnalo un paio di letture.
http://cont.ubibanca.it/cont/2/downloads/07/30.pdf
http://www.regione.piemonte.it/parchi/riv_archivio/speciali/montagne/valla.htm

E non dimenticate che, come ogni alunno impara alle scuole elementari, dal Monviso nasce il Po.
Prima che qualche politico ne facesse una meta di pellegrinaggio, piaceva anche a me pensare che da quel lago un po più di dove finisce la strada asfaltata nasceva un fiume destinato ad attraversare la pianura in un viaggio di 652 km prima di giungere al mare. Un rigagnolo bambino destinato a crescere e diventare grande.
http://it.wikipedia.org/wiki/Po


http://www.openrunner.com/index.php?id=1258237