Dopo una notte di vento, una giornata fresca ma stupenda. Il colle di besso non lo ho mai fatto prima ma molto volte avevo visto la carrozzabile che taglia in modo molto evidente la parte alta del vallone di Grandubbione.
Partendo da Pinerolo si sale verso Costagrande. Le possibilità per raggiungere la località sono molteplici. Io preferisco andare verso San pietro val lemina lungo la ciclabile e poi salire a destra in via San pietro al ponte, Una strada con pendenze dolci che lascia il tempo di scaldarsi un po. Giunti al colletto sopra san maurizio si sale un paio di tornanti e si prende via ai losani percorrendola sino ad un trivio in cui comincia a scendere se non si svolta decisamente a sinistra. Un po di salita e si prende la seconda strada sterrata sulla destra. Con un po di sentiero si arriva fino al pianoro di Costagrande. Siamo fuori da Pinerolo e cominciano i boschi.
Si procede per asfalto sempre dritto finché c'è ne e poi ancora dritti sulla carrozzabile. Occorre ignorare le strade che dipartono ripide verso destra finò a imboccare la pista che porta a Ingalleto. Si sale con delle rampe decise fino a scollinare e dopo un po di discesa giungiamo al colle dell'infernetto. Si scende a ore 10 verso talucco. Giunti a Talucco si prosegue per asfalto fino alla località Crò con pendenze sostenute quasi sempre sopra il 10% e punte da 20%. Dal Crò le strade che vanno verso il colle Besso sono diverse, ma la più pedalabile e quella che va verso Fontana Eglantina in direzione del colle Ceresera. Per imboccarla occorre attraversare dritti l'incriocio che termina la salita ripida al Crò, Le indicaizni sono per Cioccheria o qualcosa del genere. La strada si fa subito sterrata ed è piena di diramazioni. Le indicazioni da seguire dove presenti sono quelle per GranDubbione. Se la giornata è tersa, la pista che sale al colle Besso è già visibile come un profondo intaglio chiaro sullo sfondo della bassa vegetazione in alto di fronte a noi. Si attraversano un paio di incroci sulla pista forestale seguendo le indicazioni per il monte Freidour prima e per Grandubbione poi. Abbandoniamo queste indicazioni solo quando ci porterebbero a girare sinistra su di una pista in ripida discesa. Noi procediamo dritti sul filo di cresta e affrontiamo le rampe sterrate che portano al colle. Oggi il fondo era mosso e pieno di polvere e pietre rotte. Complice la pendenza elevata sono dovuto scendere a spingere un paio di volte per qualche minuto in totale. Arrivati sotto il monte Cristetto, croce visibile in alto alla nostra destra, la pista scende un po e in prossimità del colle piega bruscamente a destra. Poco prima però un grosso masso alla nostra sinistra fa da balcone sulla vale con una veduta stupenda.
Cima, sole, focaccina a si torna sui nostri passi fino al primo incrocio per Grandubbione. Seguiamo la pista in discesa fino a che non si stringe in un sentiero di soli 100 metri. Attraversiamo la borgata Carla passando all'esterno come indicano i segni bianchi e rossi del GTA. Ricomincia in breve la pista che diventa a breve asfaltata. Appena termina la discesa, poco prima del ponte, parte il sentiero detto dei Sette ponti. Se avete tempo e voglia di fare un bel percorso tecnico potete imboccarlo. Io ho proseguito sull'asfalto con dei saliscendi che con tre strappi a salire mi ha portato in località SerreMarchetto. Da qui tutta discesa fino a Dubbione e poi per l'inverso della val chisone sino a Pinerolo.
62 km e 1750 metri di dislivello positivo in totale.
Domani Strapinerolo.
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