Oggi quasi tutti gli smartphone in vendita supportano la tecnologia GPS. Le App che permettono di sfruttarla non si contano. Ognuna con il suo sito e le sue modalità per "socializzare" e condividere gli itinerari, le prestazioni atletiche e tutto ciò che ne consegue. Basta un gesto per mettere on line un mare di dati.
Mi sono chiesto se non valesse la pena di sfruttare la versatilità di questi dispositivi per avere in un unico apparecchio un telefono, un navigatore, una lettore MP3, una fotocamera, una radio e tutto ciò che l'ecosistema Android può offrire.
Allettante sotto il profilo economico, costa meno della somma dei vari dispositivi.
Allettante per comodità, perché riempirsi le tasche di tanti oggetti quando uno solo può far tutto.
L'offerta di modelli è ricca e c'è da perdersi tra i mille oggetti che a prima vista sembrano fare tutto con spese che vanno dalle poche decine di euro alle svariate centinaia.
Ho provato ad analizzare le singole funzionalità e identificare le mie esigenze in pochi enunciati per capire cosa facesse al caso mio
- Robusto almeno quanto me.
Troppe volte io e la mia bici finiamo per terra, nel fango o sotto la pioggia per ore.
- Una buona autonomia.
Un telefono in mezzo ai boschi da solo fastidio se squilla, ma se mai dovessi aver bisogno di soccorso meccanico o sanitario allora diventa uno strumento prezioso. Voglio contare su una batteria ancora efficiente per telefonare. Ricordo ancora i tempi in cui, prima dell'avvento della telefonia mobile, andare per boschi in solitudine era un azzardo non potendo contare su alcun soccorso esterno.
- Utilizzabile anche sotto il sole.
Non voglio vedere film in HD nella penombra di una casa; voglio disporre delle funzionalità dove mi servono; in pieno sole e con un colpo d'occhio senza andare a cercare l'ombra.
- Quantificazione del carico di lavoro
Chilometri percorsi e dislivello primariamente. Ma poi anche frequenze cardiache o cadenze di pedalata. Tutti parametri che di volta in volta in volta prendo in considerazione per capire come gira.
A volte mi esaltano i riscontri positivi a volte capisco che è il caso di mollare. In ogni caso registro ogni uscita da anni e non intendo rinunciarvi.
- Specificità dello strumento.
Un lettore MP3 devo averlo sotto le dita per regolare il volume o saltare un brano, un navigatore deve funzionare da anche da fermo e necessità di una bussola elettronica, una macchina fotografica ha bisogno di luce e un "buco" da tre millimetri non ne avrà mai a sufficienza, ancora navigatore, i risultati di anni di sviluppo software non si uguagliano in pochi mesi.
Gira che ti rigira mi sono accorto che un tutto fare non fa al caso mio.
I miei bisogni sono ascrivibili a due macro categorie: irrinunciabili e stimolanti.
Irrinunciabile è sapere che posso contare su un aiuto esterno in caso di bisogno estremo, irrinunciabile e misurare i dati di base ed avere un accompagnamento musicale alle mie uscite.
Stimolante è fare delle foto se ne ho voglia, seguire una traccia sconosciuta e misurarsi su tutte quegli aspetti che la tecnologia permette di misurare.
Bene. Per gli irrinunciabili c'è solo il dispositivo specifico, per gli stimolanti voglio divertirmi e non scendere a compromessi. Quindi ho scelto di dotarmi di dispositivi specifici e di scegliere uscita per uscita cosa portarmi dietro.
E se uscendo senza macchina fotografica, trovassi un elefante lungo il sentiero... beh pazienza. Forse avrei dovuto lasciare a casa anche la fiaschetta.