Tanto si parte comunque, per un giro in pianura ma si parte.
Andando verso la Val Pellice il cielo si apre e la luce diventa quella delle migliori occasioni. Ormai abbiamo imboccato la Val Pellice è quindi la voglia di salire con una buona esposizione porta verso la strada.del colle della Vaccera.
Si comincia a salire subito da San Giovanni verso la panoramica, da percorrere tutta per procedere poi in direzione di Angrogna . Poco dopo aver imboccato la valle si prende a destra in direzione delle sonagliette in modo da evitare anche quel minimo di traffico automobilistico.
La salita è regolare e verso i mille metri spiana addirittura. Si sale nel bosco con ampi spazi da cui il sole fa quello che può per scaldare. In più di un occasione il panorama distoglie dalla fatica.
L'asfalto è umido ma nei punti più soleggiati si sta asciugando. Giunti in prossimità del Colle, poco prima che cessi la vegetazione, troviamo la prima neve dell'autunno. Un sottile strato destinato a sciogliersi in giornata, ma la temperatura è bassa. Siamo sui 5 gradi e l'abbigliamento consta di maniche corte e pantaloncini. Giunti al colle facciamo due foto, che allego, mettiamo l'anti vento e poi subito giù. I guanti estivi non proteggono nulla e le dita in breve perdono sensibilità, frenare diventa un problema e un leggero tremore non aiuta a tenere ferma la bici sulla strada bagnata, sporca di foglie rese viscide dalla pioggia. Pian pianino ma si arriva al fondo.peccato perché il bello di questa strada e che con pochi tornanti si può far correre abbastanza il mezzo in condizioni migliori.
Arrivati al fondo della Valle riprendiamo la panoramica e poi si rientra a Pinerolo per strade secondarie. Splendido giro con in più il gusto di una giornata rubata alle previsioni avverse. La Vaccera non delude mai, nemmeno quando la nebbia limita lo sguardo verso la val pellice o verso Pramollo.
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