14 ottobre 2013

BDC - Prarostino da Ponte Palestro e poi pianura



Il giro di oggi è un giro particolare da dividere in due parti ben distinte. In pratica credo che si possano proporre come due giri distinti da affrontare in momenti diversi. Per un caso di fortuito li ho concatenati e quindi per dovere di cronaca li riporto in modo sequenziale.

La prima parte tratta di un giro breve in salita con una piacevole discesa, la seconda una passeggiata in pianura fatta per far chilometri senza prendere freddo.
Da Pinerolo si procede in direzione del Sestriere per imboccare la Val Chisone, dopo l'abitato di porte si imbocca un ponticello sulla sinistra denominato ponte Palestro. Il ponte attraversa il Chisone e subito si comincia a salire per una stretta stradina in mezzo al bosco, l'asfalto e malconcio ma in salita non da fastidio, ne darebbe tanto in discesa. La strada è stretta e il valloncello ci avvolge costeggiando un ruscello incassato. in alcuni punti il bosco e la strada di stringono e si ha proprio l'impressione di essere su di un sentiero e non su di una strada asfaltata.  Dopo il cartello che annuncia l'ingresso in Prarostino, la strada si impenna per un breve tratto, poi una leggera discesa per rifiatare e di nuovo due tornanti duri. Il bosco rimane comunque piacevole,suggestivo, fresco d'estate e un po'umido di inverno. Pochi chilometri e si giunge all'abitato di Prarostino dal quale comincia una piacevole e divertente discesa. Asfalto pressoché perfetto e curve mai troppo chiuse che si affrontano in velocità. Prudenza perché nelle uscite di curva, dopo piogge abbondanti si possono trovare delle zone sporche di brecciolino assai insidioso.In Piemonte la manutenzione dei canali di scolo a bordo strada è ormai diventato un lusso che pochi comuni possono permettersi.
Giunti a San secondo cambia il registro del giro, un po'di saliscendi intorno a Bricherasio e poi si esce per la ciclabile che porta verso Bagnolo. Si attraversano bei frutteti e, seguendo la traccia, si arriva fino a Barge per stradine di campagna dense di frutteti. Si scende verso la Crociera ma giunti ad un incrocio si imbocca via soleabò sulla destra per una variante andata e ritorno che porta a vedere begli scorci di pianura contadina. A questo punto abbiamo deciso di procedere per Cavour ma avremmo potuto prendere altre strade.le varianti non mancano anche se varia più la qualità dell'asfalto che il panorama. 
Il giro in esame procede per Cavour,Zucchea di Vigone, Macello, Baudenasca e ritorno a Pinerolo. 
In sintesi 90 chilometri per 750 metri di dislivello.
Quando fa freddo la pianura ha il vantaggio di richiedere uno sforzo costante e di mantenere il corpo caldo.le lunghe fiabe le rivedremo a primavera

Traccia GPS qui




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